REO

di me stesso

T ardo, confesso sentirmi poeta.
Biascico l’ alme pene,
d’ Omero, Virgilio,
Giacomo, e Ugo, e Dante.
Solo a mente tesa,
l’ indole mia rivelo;
sofferta, secreta, appassionata,
schivo, più fiate scontento.
e Mutuo il dubbio.
Onesto (credo), tenace,
perseguo il mio niego;
cerco il verace
d’ogni mio progetto:
l’ideale “Statuto”,
si che a modesta via,
sacro sia il “Palladio” di vita mia.

Mastrociani Bertola Nevio
Trieste, 30 agosto 2012